Il blog sulla Biodinamica CranioSacrale

Domande e chiarimenti

Le domande sul craniosacrale e dintorni, sulle esperienze, sul lavoro, ecc…
Dubbi, approfondimenti, chiarimenti, correzioni, ecc. ecc.

Io non sento

Matteo (Berteo) scrive

E mò la domandona del secolo: in realtà è una mezza affermazione che necessita
di una mezza risposta. In merito a quanto hai risposto a Michele, ossia
aspettare con umiltà per valutare le eventuali risposte del sistema (della persona) senza imporre la nostra volontà (accanimento), io mi ritrovo sempre nella stessa situazione: non riesco a valutare le eventuali
variazioni e risposte del sistema, in quanto non riesco a percepire nulla
che mi faccia capire come sta evolvendo il sistema stesso. Continua a leggere

Drenaggio

Michele scrive

ho queste cose da chiederti:

1 – Il drenaggio dei seni venosi si puo’ fare se la persona ha mal di testa?

2 – Ho fatto un trattamento a x. Ho usato la tecnica della trazione
con ascolto  dai piedi. La mia intenzione è stata quella di invitare la Potenza
a seguirmi, visualizzando tutta la colonna, il bacino e le gambe. Durante la
sessione ho percepito come se trascinassi verso di me tutta la biosfera.
Con ascolto sacro-spalla,  inoltre,   ho usato la tecnica del creare spazio.

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Desiderare

Michele scrive

quando faccio i trattamenti mi accorgo che ho la tendenza a “desiderare” che
la persona che sto trattando “stia bene, che guarisca”.
E questo non va bene. Mi puoi chiarire meglio , in modo un po’ più
approfondito  perchè?

La Meditazione

La Meditazione

Introduzione molto sintetica e veloce.

di Maurizio Costa

 

La meditazione è lo strumento più potente ed efficace per la nostra crescita personale.

La meditazione è una esperienza. Anzi è “esperienza”.

Questa esperienza riguarda livelli della nostra coscienza, a cui non siamo tanto abituati.

Con la meditazione gradualmente espandiamo il nostro livello di consapevolezza.

Questo ha degli effetti su tutti gli aspetti della nostra vita.

Una delle resistenze più forti che si manifestano è proprio quella di non voler cambiare la propria vita attuale, il proprio “livello coscienziale”.

Per tutta una serie di motivi, il principale dei quali è il timore di incontrare chissà che se, poco poco, si smuove un po’ la situazione.

In realtà, questa forte resistenza è anche la nostra più grande occasione, ma in molti casi non abbiamo ancora gli “strumenti” per poter elaborare tutto ciò.

Questo è un primo motivo per cui occorre molta attenzione quando si “racconta” a qualcuno la meditazione, e quando si incomincia a fare pratica.

Quindi la meditazione riguarda lo stato di Coscienza.

Per questo esistono innumerevoli “tecniche” che nel gergo comune vengono semplificate in “meditazione”. Esiste la meditazione, ed esistono le tecniche per la meditazione. La meditazione riguarda il nostro stato di coscienza, le tecniche sono degli strumenti per lavorare in questa direzione.

Ed ecco allora tutte le “vipassana”, “kundalini”, solo per nominarne qualcuna, fino ad arrivare alla massima occidentalizzazione con la “mindfulness”, in cui si è presa essenzialmente la vipassana, e si sono utilizzati alcuni aspetti della precisione con cui tratta la mente ed i suoi vari aspetti.

Chiunque può praticare la meditazione, utilizzando le tecniche che meglio crede. In una prima fase, ed anche in fase avanzata, è una buona cosa fare riferimento a qualcuno che ci ispiri fiducia, e che dimostri anche di meritarla, e di fare ogni tanto pratica in gruppo. Con il nostro progredire affineremo e svilupperemo le nostre capacità così da poter “trovare” le persone “giuste”. In questo invito sempre tutti ad ascoltare il proprio intuito.

Anche ai bambini possono essere insegnate delle tecniche, adatte a loro, e gli esperimenti effettuati hanno dato esiti molto favorevoli. Quando l’età gradualmente avanza, il fisico e la mente, si strutturano sempre più. Questo implica un maggiore impegno di lavoro, che comunque può essere fatto. Iniziare da molto giovani può essere un grosso vantaggio.

Praticare con costanza ed impegno la meditazione aiuta a migliorare il proprio livello di consapevolezza, e quindi di Coscienza, con un generale miglioramento del benessere.

In genere l’interpretazione del significato di benessere, o di miglioramento, può dare luogo a svariati equivoci. Ed ecco i vari messaggi che usualmente i media trasmettono al riguardo della meditazione, ed in generale alle pratiche simili.

Ricordo che la meditazione è di fatto una pratica, molto precisa ed attenta. Tutti i significati religiosi, settari, pseudo spirituali, ecc, sono frutto dei famosi equivoci di cui sopra. Ripeto: si tratta di una pratica, che riguarda l’attenta e precisa esplorazione della nostra coscienza. Questa pratica, queste tecniche, sono state meticolosamente studiate e sperimentate da ricercatori, che ritengo siano stai dei veri e propri scienziati, e abbiamo numerosi testi a conferma della precisione ed attenzione con cui si è esplorato questo campo.

La Mindfulness, pur trattando solo alcuni aspetti della meditazione, fornisce argomentazioni comprensibili senza affrontare temi più nascosti, ed è la dimostrazione che anche in maniera più occidentale si può trattare questo tema.

In ogni caso praticare la Meditazione è qualcosa che cambia la nostra vita, e di conseguenza anche la vita intorno a noi.

Con essa “prendiamo consapevolezza” di tante cose, di tanti meccanismi che ci complicano la vita, e che la complicano anche agli altri, e possiamo finalmente, gradualmente e con naturalezza, procedere con la trasformazione e la risoluzione di questi “meccanismi”.

Ogni meditazione che facciamo costituisce sempre e comunque un passo avanti nella nostra crescita, anche se può capitare di incontrare difficoltà, dubbi, incertezza, paure. Fanno parte del lavoro, e anche se a prima vista possono sembrare un regresso, hanno un loro motivo e sono costruttive.

La Meditazione, anche se inizialmente si pratica in un certo modo, per un certo tempo, a seconda della tecnica utilizzata, col tempo diventa una pratica di vita. Questo non vuol dire che si debba necessariamente cambiare vita, abitudini, ecc., ma che la nostra consapevolezza di come viviamo si approfondisce, e spesso ciò implica che alcuni aspetti della nostra vita potrebbero trasformarsi. Di come praticare e di quanto e come dedicarsi alla pratica, ne parleremo meglio più avanti. E’ un argomento tra quelli più ostici, anche se la difficoltà è solo una costruzione della nostra mente, una nostra “resistenza”, ma dato che è molto importante, desidero dedicarle lo spazio ed il tempo opportuno.

Sono assolutamente certo che il progresso dell’umanità possa essere assicurato e facilitato con la diffusione di massa della pratica della Meditazione.

Nei nostro incontri del martedì, il Laboratorio sulla Presenza, lavoriamo in questo modo. Invito chiunque possa essere interessato a contattarci e a venirci a trovare per parlare di questi argomenti, e soprattutto per fare esperienza diretta.

Esiste una sterminata serie di libri sull’argomento.

Vorrei suggerire alcuni di questi libri, che secondo me vale veramente la pena leggere, che vi farò avere presto in un prossimo post.

 

Maurizio Costa