Il blog sulla Biodinamica CranioSacrale

Domande e chiarimenti

Le domande sul craniosacrale e dintorni, sulle esperienze, sul lavoro, ecc…
Dubbi, approfondimenti, chiarimenti, correzioni, ecc. ecc.

Lavorare con i fluidi

Michele scrive

– 1 –  A proposito della tecnica della Trazione:
si può usare oltre per cercare di aiutare il sistema ad  allungare la colonna – come mi sembra di ricordare – anche  per fare qualcosa per  allungare il secondo dito del piede comunemente chiamato dito a martello. Le dita dei piedi a martello o che comunque assumono una deformazione, secondo te sono dovute a una scorretta postura che la persona ha assunto nel corso degli anni o dipende in qualche modo anche dal un blocco diaframmatico – come un terapista mi ha detto –  o da altre cose? In ogni caso con la Trazione si può fare qualcosa?

– 2 – In generale quando è opportuno usare la tecnica della Trazione?

– 3 – Nel testo a proposito di “Fluidi e Maree – dinamiche fluide e fluttuazioni laterali” c’è scritto: “Esiste un campo quantico coerente ed olistico che nase insieme con la matrice liquida cristallina fluido-tissutale” – Mi spieghi che cosa vuol dire?

Conversazioni con i fluidi

Michele scrive

ho questi chiarimenti/suggerimenti da chiederti:

mia moglie con l’arrivo del caldo estivo da qualche giorno ha le caviglie
gonfie.Il medico ha detto che non c’è un edema.

Le ho fatto dei trattamenti con la tecnica della conversazione con i fluidi.

In particolare con il direzionamento della potenza: la mia mano destra
“trasmittente” nella zona lombare; la mia mano sinistra “ricevente” sopra la
caviglia, con l’intenzione/invito di direzionare la marea dalla schiena verso
la caviglia gonfia.
La distanza tra le mie mani secondo me era sufficiente per contenere una certa
quantità di  fluido e la direzione  secondo me era quella che avrebbe in
qualche modo aiutato il sistema a ripristinare una situazione di equilibrio
fisiologico togliendo il gonfiore nella caviglia.

Ho usato anche la tecnica dello “Sganciamento” con l’invito/intenzione a
creare spazio tra la caviglia e la zona lombare, sempre tenendo presente di
stare operando su “un campo unificato” cercando di tenerlo aperto. La mia
intenzione/attenzione  quindi in qualche modo era rivolta a tutto il sistema e
non solo a quella parte che volevo trattare nello specifico (schiena-piede).

Ho usato anche, limitatamente ai piedi,  la tecnica della “Trazione”.

Ho bisogno di sapere cosa ne pensi e che tu mi dia tutti i suggerimenti ed
eventuali correzioni che ritieni utili.

Stati ansiosi

Michele Scrive

Una persona,  che ha conosciuto mia moglie,  è seguita da un neurologo e da un iridologo già da molto tempo. Da circa 10 anni  di notte ha  delle crisi epilettiche con stati ansiosi.

Si puo’ fare qualcosa con i trattamenti di CS? Occorre che l’operatore CS si tenga in contatto con lo specialista?

Dolori articolari

Michele scrive

Una persona ha dolori articolari, il medico le  ha detto che ha un’ artrite reumatoide che si localizza in varie parti del corpo, è come si si spostasse da una parte all’altra del suo corpo.

Si puo’ fare qualcosa anche in questo caso con i trattamenti?

Piano di Trattamento Intrinseco

Michele scrive

Sul testo relativo all’ultimo seminario e al PTI  c’è scritto ” Il PTI svolgerà esattamente il suo compito nella giusta sequenza e modalità. SPESSO CIO’ E’ OSTACOLATO” –

Questi ostacoli, da quello che abbiamo studiato e come li ho capiti  io, sono le forze biocinetiche aggiuntive,  patologie, traumi ecc. che il sistema cerca comunque di processare. Quando ci sono questi ostacoli che creano fulcri inerziali, le sessioni di CS possono essere d’aiuto . E’ giusta questa mia osservazione?