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Il Modello BioDinamico dell'Osteopatia Craniale - Movimento metabolico

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Movimento metabolico

Blechschmidt (1997) elaborò sei differenti meccanismi con cui i fluidi si "comportano internamente", creando una funzione da cui emerge una struttura: contrusione, distrusione, dilatazione, retensione, detrazione e densazione. Più tardi aggiunse i meccanismi di corrosione, perdita e suzione (Blechschmidt & Gaser 1978). Questi meccanismi sono guidati dal metabolismo dei tessuti cellulari. Il metabolismo cellulare potenzia o svuota i vari fluidi, che Blechschmidt chiamò "campi metabolici". Per esempio, il piegamento iniziale del disco embrionico (che si flette in una forma a "C") è dovuto alla diminuzione della pressione per il collasso del sacco vitellino (Drew 1995). Il metabolismo cellulare svuota i nutrienti nei fluidi extracellulari e causa la produzione di scarti metabolici. Strati sottili di cellule adiacenti a fluidi svuotati rallentano la loro crescita, e diventano la concavità delle curvature del tessuto. I gradienti di concentrazione dei nutrienti e degli scarti creano movimenti fluidi tra rubinetti e scarichi. Quando questi movimenti "cannulizzeranno" i tessuti, diventeranno i vasi sanguigni dell'embrione.

Strati di cellule, tessuti e organi crescono a ritmi differenti. La fodere epiteliali (A18) di questi assemblaggi diventano strutture di contenimento che generano forme. Il davanti dell'embrione, per esempio, proviene da pieghe e solchi tra il cervello in espansione ed il cuore che batte (Blechschmidt & Gasser 1978). La crescita differenziale all'interno del cranio dell'embrione crea uno schema fluido che successivamente si condensa in zone di tensione meccanica, o mesenchimali, che si compattano in bande per formare le membrane della dura. Esse guidano la posizione, la forma e la struttura interna del cervello, "le resistenze non sono crude forze meccaniche, me delicate linee di sviluppo viventi" (Blechschmidt 1961). La linea mediana delle membrane durali tra gli emisferi cerebrali serve come un forte contenitore che si oppone alla tensione delle viscere che tendono a discendere e la crescita eccentrica del cervello. Questa linea mediana durale è conservata negli adulti come la falce cerebrale. Inizialmente essa aderisce all'osso frontale, ed è il motivo per cui questo osso, una singola struttura mediana nella maggior parte degli adulti, si comporta funzionalmente come un osso pari. In alcuni questa funzione mediana è conservata come struttura, la sutura metopica (Magoun 1976). Molte membrane durali appaiate nascono nell'embrione, ed una di esse la ritroviamo nell'adulto come il tentorio del cervello.

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